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Rivista: Applicando
Data pubblicazione: Febbraio 2009

Pillolibri

Articoli | Informatica | Web design | Grafica | Fotografia | SEO | Articoli su facebook | Articoli giornale | Articoli di giornale | Articoli rivisteCome usare Internet per creare un libro pronto per la vendita.

Il Web offre ormai numerosi strumenti che permettono di realizzare, praticamente, qualunque idea. Ciò che un tempo era appannaggio di pochi, che si potevano permettere di investire denaro su vari progetti (editoriali, musicali, scientifici, ecc.) oggi è alla portata di tutti. Chiunque oggi può comporre musica, scattare foto, creare software e vendere tutto ciò online. Ma come si può pubblicare un libro? Anche per questa domanda c'è ormai una risposta: ognuno che ne sia capace può scrivere un libro, curarlo nei minimi dettagli, dall’impaginazione alla copertina, e proporlo in vendita online. Questo nuovo approccio all’editoria ricade sotto il nome di auto-pubblicazione, poiché l’autore diventa nella maggioranza dei casi editore di se stesso. Tutto può poi essere realizzato grazie ai sistemi di print on demand che consentono di stampare il libro solo quando viene realmente ordinato da un utente. In questo articolo ci concentreremo dunque su una delle più diffuse piattaforme di auto-pubblicazione, che estende il suo operato in diversi paesi del mondo: Lulu.com

Scrivere e pubblicare un libro da soli

La storia di Lulu

Il sito (e l’azienda) Lulu.com è nato grazie ad un’idea di Bob Young, già noto nel mondo dell’informatica, per essere uno dei fondatori di Red Hat Linux. Il progetto, che vide la luce nel 2002, si prefiggeva uno scopo interessante: andare oltre i sistemi di print on demand (che erano già diffusi), trasformandosi da mero sistema di stampa ad autentico editore virtuale. L’idea di base era quella di mettere in contatto l’autore con il sui potenziale pubblico, attraverso un portale, e una serie di iniziative volte a promuovere il libro nei “luoghi” più opportuni. Lulu si è affermato molto rapidamente nel suo luogo di origine, ovvero gli USA. Gli americani, si sa, sono sempre molto recettivi nei confronti di tutto quello che può produrre business! In effetti un numero elevatissimo di autori si è riversato nel portale, producendo moltissimi testi, sia di saggistica, sia di manualistica, sia di molti altri tipi.
In Europa è arrivato nel 2006, e l’idea è piaciuta così tanto da far guadagnare il premio “Web 2.0 Award” al sito Web, nella categoria Libri. Oggi Lulu.com è una realtà in via di espansione e anche in Italia conta già moltissimi autori.

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 1 – La Homepage di Lulu.com

Come funziona il sistema

Lulu.com è dunque una sorta di ibrido, a metà tra un sistema di print on demand e un editore tradizionale. La prima cosa fondamentale da sapere è che l’autore può pubblicare un libro sul portale di Lulu, senza dover pagare alcuna tariffa. Le commissioni di Lulu e il costo di stampa vengono detratti dal prezzo di copertina solo al momento in cui un libro viene realmente venduto. Questa è già una bella notizia per molti! In effetti, ben sanno i tanti aspiranti scrittori, quanto spesso sia difficile e oneroso (economicamente parlando) pubblicare un proprio libro in modo tradizionale: l’editore chiede di solito un’anticipo (spesso molto alto) per la stampa e distribuzione del libro, che però rischia di non essere recuperato, se il libro non riesce a vendere un certo numero di copie. Per questo motivo, molti potenziali autori sono disincentivati dal pubblicare le loro opere, che seppure interessanti, rimangono nel cassetto…
Lulu permette invece di realizzare le proprie opere, a costo zero. Certo, volendo promuovere il libro maggiormente esistono dei servizi a pagamento (che vedremo più avanti nel testo), ma usarli o meno resta comunque una scelta libera dell’autore. Il procedimento in se è molto semplice, ed è supportato da un sistema di composizione molto sofisticato, che offre un ampio margine di personalizzazione. In primo luogo è necessario registrarsi sul portale, compilando tutti i dati richiesti nel modulo di iscrizione. Dopo questo passo l’account viene attivato e si è già in grado di pubblicare il primo libro. Nell’area riservata (il mio Lulu) sono presenti diverse sezioni secondarie da cui è possibile gestire il proprio account. Per pubblicare un nuovo libro si fa clic sul pulsante Comincia un nuovo progetto. Da questo momento in poi inizia una procedura guidata, che porta l’utente al completamento dell’opera, pronta da pubblicare, attraverso varie fasi.
In primo luogo bisogna selezionare cosa si intende pubblicare. La scelta è ampia e molto articolata: si possono pubblicare libri ma anche poster, calendari, video, ecc. Per iniziare la cosa migliore è scegliere un libro a copertina morbida, che ha un costo di produzione molto basso. Nella prima finestra (Fig. 2) si definisce il titolo del libro, il nome dell’autore, e la tipologia di progetto (privato, in vendita sul portale di Lulu, in vendita in libreria). Come scelta iniziare è preferibile Privato, poiché prima che il libro venga reso pubblico è necessario che venga accuratamente revisionato.

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 2 – Scelta del Titolo e dell’Autore

A seguire si sceglie poi il formato. Da questo punto di vista Lulu dimostra una grande superiorità rispetto a sistemi analoghi, poiché offre una rosa di formati davvero molto ampia:

- Lettera US (21,59 x 27,94 cm)
- U.S. Trade (15,24 x 22,86 cm)
- Testo in quarti (18,91 x 24,58 cm)
- A4 (21 x 29,7)
- A5 (14,81 x 21)
- Regale (15,59 x 23,38)
- Giornale a fumetti (16,82 x 26 cm)
- Paesaggio (22,86 x 17,78 cm)
- Quadrato piccolo (19 x 19 cm)
- Quadrato grande (21,59 x 21,59 cm)
- Tascabile (10,79 x 17,46 cm)

Già in questa fase è peraltro possibile conoscere il prezzo di stampa del libro (Fig. 3). È sufficiente scegliere il formato e inserire il numero di pagine desiderate nella casella Costo di un libro in alto a destra. Attenzione però, questo è solamente il costo di stampa del libro: più avanti nel processo di pubblicazione è possibile impostare il prezzo di copertina desiderato.

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Figura 3 – Scelta del Formato e calcolo del prezzo di stampa

Nel passaggio successivo si può caricare il file dell’impaginato. La scelta più adatta e sicura è il PDF, volendo però è possibile caricare diversi tipi di file: Microsoft Word; RTF; Microsoft Excel; Microsoft Works; OpenOffice. Se si tratta di un progetto diverso (video, musicale, presentazione, ecc.) è possibile caricare svariati tipi di file (JPG, PNG, WAV, MP3, ISO, ecc.). Al termine di questo passaggio si produce un file di anteprima in formato PDF, che potrà essere revisionato.
Come abbiamo visto dunque i formati di partenza per l’impaginato sono numerosi. È però bene scegliere con attenzione il software da usare per l’impaginazione. Se si tratta di un libro di poesia o saggistica, dove non è richiesta particolare attenzione al layout delle pagine, può anche andare bene Microsoft Word. Se però si pubblicano manuali che devono essere arricchiti di immagini, note e altro ancora, non si può prescindere dall’utilizzo di un valido programma di impaginazione, come ad esempio Adobe Indesign (Fig. 4). Software di questo tipo permettono di avere un controllo a livello di impaginazione davvero elevato, con la possibilità di gestire numerazione delle pagine, generazione automatica dell’indice, utilizzo di oggetti ancorati e molto altro ancora.

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 4 – Impaginazione del libro “Grafici al bivio” in Adobe Indesign CS3

Dopo aver caricato il file del testo si passa alla creazione della copertina. Questa può essere realizzata sfruttando uno dei tanti esempi personalizzabili di Lulu. È inoltre possibile usare l’editor integrato dei testi per creare titolo dell’opera, sottotitolo, nome dell’autore, note della quarta di copertina, e testo del dorso. È comunque possibile caricare una copertina personalizzata, importando nel sistema i file (in formato JPG) del fronte e del retro (Fig. 5). Anzi, creare una copertina ad-hoc è consigliabile! In questo modo l’opera diventa ancor più originale, e se magari la copertina la facciamo realizzare ad un grafico… anche molto più professionale ed accattivante!

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Figura 5 – Composizione della copertina

Nella fase finale della procedura di pubblicazione si definiscono altri dettagli: prezzo di copertina (sia per la versione cartacea, sia per quella in download, qualora la si renda disponibile); livello di accesso (che deve essere mantenuto Privato fino a quando non si revisiona la copia fisica del libro); testo di presentazione del libro su Lulu; genere letterario (Economia, Fotografia, Informatica, ecc.); Copyright, ecc. Prima di poter approvare il libro definitivamente, e renderlo quindi disponibile sul sito di Lulu è necessario ordinarne una copia campione (al solo costo di stampa), per poterlo revisionare a fondo. Qualora vengano riscontrati degli errori è necessario correggerli nel file originale (ad esempio quello di Indesign) e ricaricarlo nuovamente, creando una nuova revisione del libro.

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 6 – La pagina definitiva di pubblicazione del libro

Dal file alla carta

La maggior parte dei libri vengono stampati in Spagna e recapitati in Italia tramite posta o corriere, a seconda di quello che si sceglie. I libri sono ovviamente stampati in digitale, con la copertina patinata a colori e l’interno in bianco e nero (salvo diversa impostazione). Il bello è che agli occhi del comune lettore, un libro stampato tramite Lulu, può apparire del tutto simile ad uno comprato in libreria. La qualità è quindi abbastanza elevata, se si considera appunto che si tratta di print on demand. L’unica pecca visibile è il tipo di carta utilizzata all’interno, che in termini tipografici chiameremo “uso mano”. È una carta molto leggera (circa 60-80 g/mq), leggermente giallognola. La resa di stampa è buona, ma un purista della stampa avrebbe comunque da ridire! Per il resto, i libri fanno la loro bella figura e sono degni di essere chiamati tali! 

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 7 - Esempio di interno di un libro stampato con Lulu

Ma siamo davvero scrittori?

La procedura che abbiamo descritto è molto semplice. Non bisogna però pensare che qualunque libro può diventare un best-seller e rendere milionario il suo autore!
Per cominciare c’è un primo requisito fondamentale: bisogna saper scrivere! E questo non significa che bisogna conoscere bene la grammatica italiana e le regole sulla punteggiatura! Saper scrivere vuol dire innanzi tutto saper organizzare i propri pensieri in un testo comprensibile, organizzato in capitoli e paragrafi. Oltre questo bisogna conoscere almeno un po’ le regole stilistiche della scrittura, come ad esempio:

  • “Cliccare” va sostituito con “fare clic”
  • “Innanzitutto” va sostituito con “Innanzi tutto”
  • “Due volte e mezza” va sostituito con “Due volte e mezzo”
  • I termini inglesi plurali perdono la s (files diventa file)
  • La “d” eufonica va usata nel caso di due lettere uguali
  • Ove possibile, nel caso di terminologia tecnica è preferibile usare l’italiano (strumento è meglio di tool)
  • Nel caso di istruzioni di programmi, i nomi di funzioni, menu, comandi, opzioni, finestre, vanno messi in corsivo
  • Per citare un testo o una parola vanno sempre usate le virgolette doppie, mai quelle singole
  • I nomi composti devono essere formati interponendo tra le due parole un trattino

La lista proposta è solamente un’estrema sintesi delle numerosissime regole che bisogna rispettare quando si scrive un testo. Certo, scrivere un libro e revisionarlo da soli può essere difficile… per cui, qualora fosse possibile è bene appoggiarsi a chi questo lo fa di mestiere. In ogni caso consiglio di acquistare un testo ad-hoc: “Manuale di Redazione” di Mariuccia Teroni, 2007, Edizioni Apogeo.
Nel Web si possono trovare facilmente molti professionisti e aziende che si occupano di revisione dei testi. All’interno di Lulu stesso è possibile acquistare servizi di revisione da altri utenti.

 

Scegliere il giusto partner per la redazione di un testo

La scelta di un soggetto che curi la redazione dei testi è determinante per la qualità del risultato, per cui va fatta con estrema oculatezza. Scegliere ad esempio un azienda che già ha incarichi di revisione da parte di grandi editori nazionali, è un buon inizio. A questi proposito,  tra le varie risorse italiane spicca Liberipensieri, una rete di professionisti in grado di offrire un ampio ventaglio di competenze, che si occupa di fornire servizi e confezionare prodotti pronti per l'editoria. Vale la pena a mio avviso provare a contattarli, soprattutto se il testo che si intende pubblicare è di un certo livello.

Scrivere e pubblicare un libro da soli

Figura 7 – Il sito Web www.liberipensieri.com

In secondo luogo è importante che il libro sia in qualche modo di interesse generale. Da questo punto di vista occorre fare un ulteriore riflessione. Molte persone hanno il proprio romanzo nel cassetto, e sperano un giorno di poterlo pubblicare e diventare famosi. Un romanzo è una cosa estremamente personale, e prima che questo possa diventare un best-seller (a patto che sia davvero valido) può volerci davvero molto tempo, denaro e dedizione. Un testo tecnico (come un manuale di informatica ad esempio) è già più semplice da proporre, perché spesso viene creato per rispondere ad esigenze ben precise dei potenziali lettori. Ad esempio, scrivere un libro su come si usa Wordpress (la famosa piattaforma di Blogging) è sicuramente interessante, e in effetti già su Lulu esistono pubblicazioni in tal senso. Il motivo è semplice: anche le cose più elementari (come la creazione e gestione di un Blog) possono meritare approfondimenti particolari, che ne mettono in luce aspetti diversi. Inoltre, un autore, al di la della semplice descrizione dei comandi, può indicare un “percorso” particolare, una metodologia di utilizzo, che egli stesso ha sperimentato. Ovviamente la manualistica ha uno spettro di utilizzo molto ampio… anche un libro sulla manutenzione delle Mountan Bike potrebbe risultare utile a molti! Per cui, il consiglio che do agli aspiranti autori è quello di concentrarsi prima su un testo che possa essere utile ad altri, e semmai, in seguito (dopo essere diventati anche un po’ “famosi”) dedicarsi ad altri libri più impegnati.

 

Promuovere i propri libri

Dopo aver pubblicato un libro in genere si aspetta che vengano vendute le prime copie. Questo può essere valido come approccio se abbiamo scritto un libro per un vero editore, che si è fatto carico di tutta una serie di iniziative promozionali. Su Lulu invece pubblicare non equivale automaticamente a vendere. Bisogna rimboccarsi le maniche e promuovere il libro ove possibile. Per fare un analogia con il mondo reale è come se aprissimo un nuovo negozio e attendessimo l’arrivo dei clienti, senza aver fatto uno straccio di pubblicità. Il negozio rimarrebbe praticamente deserto.
La prima cosa da fare è informare le persone a noi più vicine… una bella mail ad amici e parenti, con il link alla pagina del libro.  Un ulteriore passo è quello di segnalare il libro su qualche forum, magari dove si è già attivi come utenti. È però importante scegliere con attenzione il topic dove inserire la presentazione del libro, per evitare che sia marcato come spam. C’è poi un intero universo di blogger (Fig. 7), che spesso si dimostrano molto disponibili a pubblicare recensioni di libri, a patto che ci sia pertinenza tra il libro e i temi trattati nel blog stesso. Sicuramente, un piccolo investimento da valutare è quello di acquistare alcune copie saggio da inviare ai blog più interessanti.

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Figura 8 – Presentazione di alcuni libri di Lulu su vari blog

Per il resto, ogni possibile “luogo” sul Web (che però, ripeto, sia pertinente con il libro stesso) dove poter pubblicare una presentazione è utile. C’è però una cosa fondamentale da ricordare: scadere nello spam pubblicitario è molto facile in tutti i casi descritti. Un modo utile per i potenziali lettori è quello di creare una vera e propria mini-presentazione del libro, descrivendone i contenuti, l’indice, il taglio e tutto quanto serva a dare rilevanza al libro stesso.

 

Acquistare un codice ISBN

Se si vuole allargare il bacino di utenza, andando oltre il portale di Lulu, è possibile acquistare un codice ISBN (al prezzo orientativo di 80 euro per ogni libro). Questo codice, al di la della sua utilità (che vedremo a breve), eleva l’opera facendola diventare un “vero” libro. Il codice ISBN infatti rende visibile il libro presso tutte quelle librerie (tradizionali e online) che fanno uso del catalogo Ingram. Bisogna però fare nuovamente attenzione: il codice ISBN non è necessariamente sinonimo di aumento delle vendite. Più semplicemente, chiunque voglia acquistare il libro, lo può trovare anche al di fuori del sito di Lulu.
Un esempio tipico sono le persone che non amano acquistare online, vuoi perché non hanno una carta di credito, vuoi perché ce l’hanno ma preferiscono non usarla. Queste persone amano invece recarsi dal loro libraio di fiducia, e comprare il testo in negozio. Un codice ISBN non farà materializzare i libri in libreria, ma darà la possibilità a chi lo richieda di ordinarlo tramite libreria.
C’è però da fare una doverosa precisazione: Lulu è un’azienda americana e il codice ISBN è un codice legato ai libri stranieri. In Italia, i libri distribuiti nelle librerie si appoggiano interamente al catalogo Alice, che ospita testi con codice ISBN italiano. Solo poche librerie trattano testi in lingua, e quindi hanno la possibilità di accedere al catalogo Ingram. Questo rende quindi in parte vano l’utilizzo del codice ISBN di Lulu in Italia. Al di la del suo utilizzo, è però importante rimarcare che il codice ISBN permette ad un libro di “distinguersi” rispetto ad altri testi che ne sono sprovvisti. In sostanza il libro assume un aspetto meno hobbystico e più professionale.

 

Parliamo di compensi…

si pubblica un libro con un editore nazionale, le royalties sulle vendite vengono in genere saldate ogni anno (con riferimento alle vendite maturate nell’anno precedente). Ci vuole quindi un po’ per capire quante copie sono state vendute e per vedere come questo si traduce in denaro. Rispetto all’editoria tradizionale, Lulu paga invece gli autori mensilmente! In questo modo si ha un riscontro molto più immediato rispetto agli sforzi editoriali profusi nei libri. Le modalità di pagamento sono sostanzialmente due: PayPal e assegno. PayPal è sicuramente la scelta migliore, poiché i pagamento sono immediati, e soprattutto è possibile tenerne traccia. Non ho sperimentato il pagamento tramite assegno, ma qualcosa mi dice che in Italia non sia del tutti praticabile, se non altro perché formalmente l’azienda è americana. Per quanto riguarda la tassazione italiana di questi compensi è utile rivolgersi ad un commercialista, poiché le cose variano da soggetto a soggetto. Tutti i compensi ricevuti sono comunque sempre elencati facendo clic sul pulsante I miei guadagni.

 

Aspetti legali

Lulu è un sistema molto articolato e sofisticato. Finchè le opere pubblicate si mantengono ad un certo livello di vendita non è necessario fare granché. Se però ci si trova a pubblicare un libro importante, e si prevede che questo venda numerose copie, è utile approfondire con attenzione tutti gli aspetti legali più reconditi. Se non altro, è bene ricordare che a differenza dell’editoria tradizionale, dove diritti e doveri di autore e editore vengono regolati da un contratto di edizione depositato presso un notaio, su Lulu non c’è nulla da firmare. Da un lato ciò può apparire interessante, perché sembra dare maggior libertà all’autore, dall’altro c’è però da considerare che le opere non sono effettivamente tutelate da Lulu. Il portale in buona sostanza si limita a rendere disponibili i libri, per il download o l’acquisto cartaceo, ma non entra nel merito di aspetti legali connessi a questi.