Articoli | Informatica | Web design | Grafica | Fotografia | SEO | Articoli su facebook | Articoli giornale | Articoli di giornale | Articoli riviste Nikon WT-4 il trasmettitore wireless per le fotocamere Nikon

Rivista: Applicando
Autori: Davide Vasta e Marianna Santoni
Data pubblicazione: Novembre 2008

Pillolibri

Nel mondo della fotografia digitale, la quasi totalità degli utenti (diciamo tranquillamente il 99%) segue un normale flusso di lavoro che prevede due momenti distinti: prima gli scatti e poi il trasferimento dei file in un computer. Per fare ciò c’è chi porta con sé decine di card e chi invece preferisce scaricare le foto mano a mano munendosi di 2 o 3 card ed un portatile o anche un hard disk multimediale (ne esistono di diversi tipi e perfino la famiglia degli iPod-iPhone può svolgere egregiamente questo compito con l’acquisto di un economico accessorio).
Certamente, non è sempre possibile portare un computer con sé ma in molti casi è un disagio ben ripagato dal vantaggio di poter controllare subito le foto con grande accuratezza. Resta però sempre la questione del tempo di trasferimento. Inoltre diventa quasi indispensabile poter disporre di un aiuto, se vogliamo un assistente, che si occupi dello scaricamento. Per ovviare a questo molti scattano con un cavo collegato direttamente al computer, ma è una tecnica utilizzabile quasi esclusivamente in studio data la scarsa mobilità che ne consegue.
È in questo scenario che si inserisce a pieno titolo la metodologia senza fili, che per comodità chiameremo wireless digital photography. In buona sostanza si collega la fotocamera tramite un cavo (solitamente USB) a un trasmettitore wireless, che a sua volta viene connesso ad un network senza fili, per poter trasferire le immagini scattate on the fly senza dover combattere con cavi-guinzaglio o perdere tempo a scaricare le card. Ovviamente questo non significa poter disporre di una capacità di memorizzazione infinita. Oltre alla grande libertà questo metodo permette anche la massima sicurezza, perché, mentre le foto si trasferiscono in wireless dalla fotocamera al computer, vengono comunque salvate anche nella card, che può fungere da backup nel caso in cui qualcosa vada storto o può essere riformattata in un attimo per poter procedere senza interruzioni.
I campi di applicazione di tale tecnologia sono ovviamente i più diversi, ma pur nella sua comodità, non tutti potrebbero trarre giovamento dall’utilizzo di un trasmettitore wireless. Vedremo più avanti quali casi si prestano maggiormente al suo utilizzo e in quali circostanze avere il wireless può davvero fare la differenza.

Nikon WT4 modulo wireless

WT-4: evoluzione della specie

La più importante novità della quarta versione del modulo Wireless WT-4 di Nikon è probabilmente la svolta radicale sul fronte dell’usabilità: intesa sia come comodità d’uso sia come assoluta semplicità di installazione e utilizzo. Dal punto di vista del form factor le precedenti versioni erano progettate per agganciarsi direttamente al fondo della fotocamera, diventandone parte integrante. Questa soluzione rendeva l’accessorio di esclusiva compatibilità con il singolo modello DSLR in uso non potendolo interscambiare con eventuali diversi modelli in possesso. Per far fronte a questo il nuovo WT-4 è stato radicalmente riprogettato. Svincolato dalla fotocamera ora si porta comodamente addosso a tracolla o intorno alla cinta ed è diventato leggero come un fuscello (Foto_Bilancia.jpg): il suo peso attuale è dovuto unicamente alla batteria installata internamente che adesso non grava sull’autonomia di alimentazione della fotocamera.
Coerente con il form factor anche il software del WT-4 ha cambiato pelle. Le più complesse impostazioni di setup che affliggevano i suoi predecessori sono letteralmente scomparse, ed in una manciata di minuti si predispone il tutto per un perfetto funzionamento in modo sorprendentemente semplice. Il motivo di ciò è da ricercare nel fatto che Nikon ha migliorato notevolmente le funzioni di pairing con i network wireless integrandole nel software WT-4 Wireless Setup… il che finisce per rendere la vita estremamente semplice anche a chi è a digiuno in materia. Il terzo aspetto importante che salta all’occhio è invece la velocità di trasferimento delle immagini, migliorata davvero sensibilmente. Ovviamente, bisogna sempre tener conto delle condizioni di utilizzo, dell’intensità del network wireless, del tipo di connessione (Ad-Hoc o Infrastruttura), ma anche considerando tutte queste varianti, le prestazioni globali del dispositivo sono indubbiamente potenziate.

 

Il processo di configurazione

Nel CD incluso nella confezione sono presenti due software. Il WT-4 Setup Utility serve per installare e configurare il modulo. Il Thumbnail Selector invece è un utility opzionale pensata per chi può avere la necessità di visionare rapidamente le miniature di immagini provenienti da una o più fotocamere o ancora giacenti nelle stesse. Un caso tipico è la fotografia sportiva, nella quale il Thumbnail Selector può permettere, ad asempio ad un’agenzia, di vedere rapidamente gli scatti fatti dalle fotocamere di diversi collaboratori, in modo da poterne sceglierne rapidamente gli utilizzi più idonei o addirittura di fare richieste “mirate” durante lo svolgersi dell’evento stesso.
Prima di procedere con la configurazione va verificato se le versioni firmware/software del trasmettitore sono aggiornate e compatibili con la fotocamera in uso. Nel nostro caso ad esempio il CD forniva la versione 1.0 di WT-4 Setup Utility, ma, per poter sperimentare il modulo con la più recente Nikon D700, abbiamo dovuto aggiornare sia il software (alla versione 1.1.0) sia il firmware del modulo WT-4 (alla versione 1.1).
È inoltre fondamentale seguire con molta attenzione le istruzioni per l’aggiornamento del firmware del WT-4 che avviene tramite la fotocamera. Nel caso ad esempio della D700, la procedura è particolare e prevede l’utilizzo di una memory card che deve essere stata formattata con la fotocamera stessa. Per procedere consigliamo di consultare le istruzioni semplici e accurate disponibili effettuando una ricerca sul sito http://nikoneurope-it.custhelp.com

 

Installazione e configurazione del software

Dopo aver installato il software WT-4 Setup Utility è necessario collegare ed accendere la fotocamera (nel nostro caso una Nikon D700) ad un Mac dotato di modulo Wi-Fi, attraverso un cavo USB. Il computer usato per questo test è un Mac Book Nero, con processore a 2 GHz e 2 GB di Ram. All’avvio del software, veniamo informati che per poter procedere la batteria della fotocamera deve essere completamente carica, altrimenti il processo di configurazione non andrà a buon fine. In realtà il procedimento dura poco e dunque immaginiamo che si possa procedere anche con una batteria a metà carica.

La prima schermata del software di configurazione

Figura 1 – La prima schermata del software di configurazione.

Nel passaggio successivo sono presenti quattro possibilità di scelta:

  • Aggiungi/Modifica profili
  • Modifica password
  • Configura stampante wireless
  • Configura cartella immagini

Selezione delle azioni

Figura 2 – Selezione delle azioni.

La prima cosa da fare è aggiungere un nuovo profilo di connessione, vedremo in seguito le altre funzioni. Si fa quindi clic sul pulsante Avanti. Nella schermata successiva si evidenzia la voce <Aggiungi profilo> e si fa clic sul pulsante Avanti. Si definisce quindi un nome univoco da attribuire al profilo, ad esempio nel nostro caso “MacBookNero”. Dal menu a comparsa Tipo profilo si sceglie il tipo di connessione (Computer o Server FTP). In un collegamento diretto si sceglie ovviamente Computer se invece ci si collega ad un server FTP si opta per la seconda voce. A seguire si imposta il tipo di interfaccia scegliendo Wireless+Ethernet. L’opzione Ethernet è facoltativa e permette di collegare il WT-4 al computer anche tramite un cavo di rete. Questa soluzione può costituire una sicurezza in più in situazioni in cui la connessione wireless potrebbe disconnettersi momentaneamente, ma naturalmente porta con sé tutti i limiti di una connessione via cavo anche se estende la lunghezza raggiungibile a differenza di quella permessa dalle connessioni USB non alimentate.

Creazione del profilo di connessione

Figura 3 – Creazione del profilo di connessione.

Nella maschera successiva si esegue la configurazione della rete wireless. Nella casella Nome rete (SSID) bisogna inserire il nome esatto della rete senza fili alla quale il WT-4 dovrà essere connesso. Nel nostro caso andremo a generare una rete dal MacBook, che per comodità chiameremo “Nero”. Come metodo di comunicazione lasciamo l’impostazione Infrastruttura, e se non ci sono esigenze particolari di protezione, è possibile lasciare la rete aperta e senza protezione scegliendo Nessuna nel menu Crittografia.

Impostazione della rete wireless

Figura 4 – Impostazione della rete wireless.

L’ultimo passaggio riguarda le impostazioni TCP/IP. Generando un network wireless direttamente dal MacBook, lasceremo impostata l’opzione Indirizzo IP automatico. Secondo il tipo connessione si può però rendere necessario inserire gli opportuni dati relativi a IP Address, Subnet mask, Gateway e Server DNS. Al termine si visualizza una schermata di riepilogo e infine si completa la procedura guidata, e il software viene chiuso.

Scelta delle impostazioni TCP/IP

Figura 5 – Scelta delle impostazioni TCP/IP.

A questo punto bisogna creare un network wireless dal MacBook, in questo caso abbiamo scelto il nome “Nero”. Procediamo quindi aprendo il menu della rete Airport, segnalato nel Finder dalla relativa icona nella barra superiore a destra. Qui si sceglie la voce Crea network. Nella finestra successiva si trascrive la parola “Nero” nella casella Nome e si fa clic sul pulsante OK, lasciando il resto invariato. Se tutto è andato bene, il simbolo dell’Airport dovrebbe apparire con un piccolo computer all’interno dell’icona triangolare.

Creazione del network wireless

Figura 6 – Creazione del network wireless “Nero”.

Bisogna ora collegare la fotocamera dal computer, e con lo stesso cavo USB la si ricollega al modulo WT-4, inserendo il connettore nella presa superiore del trasmettitore. Si accende quindi il modulo e si preme il tasto Menu sul retro della fotocamera. Si scorre il menu fino alla seconda pagina, alla ricerca della voce Trasmettitore wireless e si preme il pulsante OK. Si sceglie la voce Modo e poi ancora Modo trasferimento. Nella pagina seguente dovrebbe apparire il nome del profilo configurato “MacBookNero”, si fa clic sul tasto OK. A questo punto appare la pagina principale di connessione e nella parte basse viene visualizzata la scritta Collegamento alla rete. Passati circa 30 secondi viene visualizzata la scritta Collegamento al PC, ed in seguito il nome MacBookNero diventa bianco su sfondo verde (Fig. 9): questo significa che la connessione è avvenuta con successo!
Ora il più è davvero fatto, ma prima di poter scattare le foto è necessario impostare la cartella immagini, dove saranno trasferiti automaticamente gli scatti. Lanciamo dunque nuovamente il software di setup e stavolta scegliamo l’opzione Configura cartella immagini (Fig. 7). Nella schermata successiva (Fig. 8) si può quindi impostare la cartella dove saranno trasferite le immagini in wireless durante la fase di scatto. Nel nostro caso la cartella risiede sul desktop e si chiama “WT4”. Da questo momento in poi tutte le fotografie effettuate con la fotocamera, oltre ad essere registrate nella memory card all’interno della fotocamera, saranno memorizzate anche dentro la cartella predefinita nel computer.

Il menu per la configurazione della cartella

Figura 7 – Il menu per la configurazione della cartella.

Impostazione della cartella

Figura 8 – Impostazione della cartella.

La connessione ha avuto luogo correttamente

Figura 9 – La connessione ha avuto luogo correttamente.

Impressioni di utilizzo

Una serie di elementi rendono il modulo WT-4 molto interessante rispetto ai suoi predecessori. Come abbiamo già detto, la configurazione risulta ora veloce e senza intoppi: chiunque, anche senza particolari competenze sulle reti wireless, può mettere in comunicazione fotocamera e computer in breve. Per quanto riguarda l’aspetto più squisitamente pratico, il WT-4 è ora sicuramente più comodo da trasportare e utilizzare. La fotocamera non è appesantita e il modulo si porta tranquillamente a tracolla, oppure agganciato alla cinta. La velocità di trasferimento è un altro elemento che abbiamo sperimentato a lungo. Nel nostro caso, abbiamo utilizzato sempre la risoluzione maggiore della fotocamera (12 Megapixel FX) con l’impostazione della profondità di colore a 14 bit, e insieme al file RAW (NEF) abbiamo sempre generato un anteprima JPEG di media qualità. Il risultato è ottimo: ogni coppia di file (NEF + JPG) impiega circa 10 secondi per il trasferimento. Anche nel caso di fotocamere super veloci negli scatti in sequenza buffer non ci sono intoppi: la D700 ad esempio ha potuto scattare senza sosta mentre i file venivano trasferiti gradualmente in wireless sul computer.

 

Prestazioni di trasferimento

La velocità di trasferimento del WT-4 è molto elevata, grazie soprattutto alla generosa antenna di cui è dotato; ci sono però da fare alcune considerazioni. Determinante per le prestazioni è la qualità del network generato dal computer (o del network wireless, qualora ci si colleghi in modalità Infrastruttura). Nel nostro caso, abbiamo riscontrato che il network generato dal Mac Book è perfetto a patto che non vi siano ostacoli tra il computer e il modulo wireless e che non siano presenti forti disturbi radio nelle vicinanze. Abbiamo ad esempio sperimentato una serie di scatti, durante una partita di calcio, con il computer a bordo campo, e la fotocamera che si muoveva lungo i lati del campo. Rimanendo in un range di 20-40 metri, la velocità si è mantenuta sempre molto alta; man mano che ci si allontanava dal computer, questa decadeva. Ad ogni modo, se le condizioni appaiono critiche, il fotografo può verificare subito la qualità del segnale, accedendo al menu Trasmettitore wireless della fotocamera, e verificando l’intensità del segnale rappresentato da un apposita icona. Un altro elemento per valutare la velocità di trasferimento è invece il lampeggio del led verde presente sul trasmettitore (Link): se questo lampeggia rapidamente i dati vengono trasferiti in maniera veloce; quando il lampeggio si fa più lento anche i dati vengono trasferiti più lentamente.
Come principio base, se si vogliono ottenere delle prestazioni sempre molto elevate è necessario disporre di un network wireless più potente, giacché le normali schede Wi-Fi presenti nei MacBook (e MacBook Pro) hanno una potenza limitata a circa 30/40 milliwatt. Acquistando una Express Card Wi-Fi ad esempio (solo per MacBook Pro) la potenza del segnale salta subito a 300 mw, e dunque si estende notevolmente il campo di azione della rete.

 

Il gusto della scelta: Thumbnail Selector

La configurazione base del modulo WT-4 permette di utilizzare il trasferimento Wi-Fi in modo abbastanza elementare. Tutte le foto scattate vengono trasferite direttamente all’interno della cartella predefinita, nel computer, e possono essere controllate utilizzando un normale visualizzatore. Un utilizzo più evoluto dell’accoppiata WT-4/Computer prevede invece che un utente possa avere l’esigenza di decidere quali immagini è necessario trasferire. Immaginiamo quindi la situazione in cui, tre o quattro fotografi di uno stesso team, durante un evento sportivo, scattano diverse foto, che poi devono essere trasferite in wireless su un computer, preposto alla “regia” del tutto. Grazie al software in dotazione Thunbnail Selector (Fig. 10) è possibile ricevere contemporaneamente le miniature di tutte le immagini provenienti dalle varie fotocamere, scegliendo in maniera dinamica quali devono essere realmente trasferite. In questo modo, gli scatti vengono comunque memorizzati nella card della fotocamera, ma solo quelli selezionati dalla “regia” sono poi realmente trasferiti permettendo così anche di non affollare la banda per ricevere prima gli scatti più importanti. Per fare in modo che il software funzioni è però necessario configurare la fotocamera istruendola in tal senso. Nel caso della D700 si sceglie il menu Trasmettitore wireless, poi si entra nella funzione Modo e qui si sceglie l’impostazione Modo selezione miniature (Fig 11). Ovviamente, con questa impostazione attiva, le foto cesseranno di essere trasferite in automatico nella cartella predefinita: solo quelle selezionate da Thumbnail Selector saranno trasferite.

L’interfaccia del software Thumbnail Selector

Fig. 10  – L’interfaccia del software Thumbnail Selector.

Impostazione della funzione Modo selezione miniature nella fotocamera

Fig. 11  – Impostazione della funzione Modo selezione miniature nella fotocamera. 

Campi d’applicazione

Con l’utilizzo del modulo WT-4 si aprono diversi scenari interessanti. Ovviamente, alcune categorie di fotografi si avvantaggiano maggiormente della tecnologia wireless, mentre per altri potrebbe persino essere superflua. Se pensiamo all’esempio già citato nel campo dello sport, appare chiaro come il poter disporre di un computer posto a “regia” per la raccolta e selezione di immagini provenienti da più fotografi, consenta l’invio delle stesse in tempi rapidissimi ad una vera regia, per gli usi più consoni, senza dover attendere tempi di scaricamento delle card e quant’altro. Il computer stesso, se dotato di connessione Internet, può fungere da hub, verso un server FTP, dal quale, in tempo reale, i giornalisti possono recuperare le immagini aggiornate da inserire nei propri articoli. Ma il mondo dello sport non è l’unico (sebbene forse il più adatto) a beneficiare della tecnologia wireless. Sempre più spesso, anche negli studi fotografici, viene utilizzata questa tecnologia, per dare la possibilità agli editor, di effettuare una preselezione delle immagini più adatte da inserire in una rivista, mentre il fotografo le scatta.
Esistono poi numerosi altri tipi di utilizzi possibili: noi stessi abbiamo beneficiato dell’accoppiata D700/WT-4 + MacBook, durante un safari fotografico in Kenya, del quale parleremo in modo approfondito in un prossimo numero. In quell’occasione è stato molto utile non dover scaricare la card ogni volta, ma più semplicemente formattarla non appena era piena (giacché i file erano già trasferiti al sicuro nel computer), in modo da poter continuare ad immortalare gli animali nel loro habitat naturale, senza pause. Ovviamente si è trattato di una scelta ben precisa, giacchè la fotocamera può anche essere impostata affinchè cancelli i file dalla card non appena questi sono stati trasferiti in wireless sul computer. In questo modo è possibile scattare in continuo senza preoccuparsi della capienza della card! Tale tecnologia ha permesso di realizzare circa 8.200 scatti RAW + JPG in appena due giorni di tempo...
Insomma, a parte gli utilizzi più consoni, il campo di applicazione di tale tecnologia è sicuramente tutto da esplorare, e ognuno può trarne vantaggio, in rapporto al proprio settore fotografico.